I racconti del Premio Energheia Africa Teller

Scontro tra titani_Okutuate Benson Ayah

gente3_Racconto finalista prima edizione Premio Energheia Africa Teller.

 

Traduzione a cura di Mariella Silvestri

 

Gentili Signore e Signori, ho il piacere di dare a tutti voi il benvenuto a questa grande guerra calcistica. L’incontro di oggi, infatti, sarà giocato da due squadre della Nigeria, la più popolosa nazione africana: i Bombardieri Militari e gli Scorpioni Civili. Questo incontro decisivo potrà rivelarsi epico e la stampa gli ha dato grande rilievo, molto di più che a qualsiasi altra partita ricordata negli annali calcistici di questo paese.

Alcuni l’hanno definita la madre di tutte le battaglie, altri scontro fra titani, altri ancora la guerra calcistica più importante del secolo.

Vediamo ora, mentre vi parliamo, entrare in campo l’arbitro e i due guardalinee e anche i giocatori delle due squadre con le loro magliette colorate.

Penso sia arrivato il momento di presentarvi le squadre. Ma prima permettetemi di dirvi velocemente che per l’occasione sono stati scelti i giocatori migliori e che sono sicuro che assisteremo a un incontro emozionante e dall’alto livello tecnico. Gli spettatori qui presenti sicuramente rimarranno soddisfatti e penseranno di aver speso bene i loro soldi, sebbene il prezzo del biglietto per vedere questo importante scornamento sia stato enorme.

So che vi starete chiedendo con curiosità i nomi dei giocatori ed io non voglio tenervi sulle spine. Per la squadra dei Bombardieri abbiamo in porta un giovane ed atletico maggiore che indossa la maglia numero 1.

E’un portiere in gamba, capace di parare palloni molto pericolosi. Il numero 2 è un noto esponente del governo conservatore, un buon difensore.

Il numero 3 è un famoso uomo politico dell’antica città di Ibadan.

Il numero 4 è un intellettuale, che precedentemente era un Awoista; gioca sicuramente un buon calcio e sarà un piacere guardarlo. Con la maglietta numero 5 vedo un ricco rappresentante del clero musulmano, anch’egli proveniente da Ibadan.        Accanto a lui riesco a riconoscere, con la maglia numero 6, un governatore della Seconda Repubblica soprannominato “il governatore che piange”. Come ala destra (maglia numero 7) gioca un miliardario dell’est del paese, un magnate delle linee aeree. Anche lui è un asso del calcio quando è in forma. Con la maglia numero 8 abbiamo un altro miliardario, un politico indipendente molto eccentrico, famoso per il modo di tirare le punizioni, che mi ricorda Stoikov, il famoso calciatore

bulgaro. Alhaji Weather indossa la maglia numero 9. E’ un attaccante molto pericoloso e dovrà essere marcato a vista.

E con il numero 10 abbiamo il miglior dribblatore in campo, un vero mago del pallone, senza dubbio il più abile e spietato della sua squadra.

I suoi sostenitori nutrono una inspiegabile fiducia nelle sue capacità di mandare in rete il pallone. Molti di loro hanno promesso di abbandonarsi a qualsiasi tipo di vandalismo se il loro possente e taciturno beniamino non segnerà per far vincere la loro squadra. E’ il più forte attaccante che la Nigeria abbia mai avuto. Il suo nome è Dittatore Massimo ed è anche il capitano dei Bombardieri, come posso dedurre dalla fascia sul suo braccio. Il suo fisico mi ricorda il leggendario calciatore argentino Diego Armando Maradona. Infine, con la maglia numero 11 gioca un sostenitore dello YEAA, un giocatore formidabile e molto popolare che dall’aspetto si direbbe il più giovane della squadra. In panchina ci sono un generale dell’esercito nigeriano amante della vita mondana, un ex diplomatico, un noto uomo d’affari e un appaltatore pubblico.

Tutti sono calciatori professionisti per le loro caratteristiche di gioco.

Nella squadra degli Scorpioni Civili riconosciamo in porta un avvocato, ex governatore durante la Seconda Repubblica. E’ un buon portiere, noto soprattutto per la sua bravura nel parare i rigori. Indossa la maglia numero 2 un giovane colonnello a riposo, di cui mi è stato detto che scorre sangue blu nelle sue vene. E’ un buon difensore e soltanto un buon dribblatore potrebbe eludere la sua marcatura frontale e serrata. Con la maglia numero 3 gioca un occhialuto luminare della giurisprudenza. Il suo è un gioco di iniziativa e di spettacolo, senza risparmio di energia.

E’ capace di giocare per due ore di seguito senza risentirne e senz’altro dovrà essere tenuto sotto controllo. Mi ricorda Daniel Omokachi del Nigerian International.        Nella posizione numero 4 vedo un sostenitore del movimento “Uniti nell’azione per la democrazia”, bravissimo a colpire il pallone di testa e ribattezzato “Mastro Testa”. Riconosco con la maglia numero 5 il capo del Congresso nazionale Ijaw (I.N.C.). Nonostante la corporatura mingherlina è molto forte e il suo compito consiste nel controllare il centrocampo. In questo è una potenza. Il numero 6 è l’ex presidente della Seconda Repubblica, leader del G34. E’ un giocatore spettacolare.

Ricopre il ruolo di ala destra un medico, segretario del partito “Campagna per la democrazia” (C.D.). Nonostante si sia da poco ripreso da un problema al ginocchio, i medici lo hanno dichiarato in ottima forma e idoneo a partecipare a questo duello. Speriamo di vederlo in azione nella zona avversaria. Con il numero 8 riconosco il capo della Coalizione Democratica Nazionale (NADECO), un uomo non più giovane ma dalla grande esperienza nel suo ruolo di attaccante che potrebbe consentirgli di spingersi con facilità nell’area della difesa avversaria. E’ il capitano della sua squadra. L’indomabile leader laburista indossa la maglia numero 9. E’ una macchina d’attacco velocissima di cui i Bombardieri Militari devono seriamente diffidare se non vogliono avere problemi alla difesa. La maglia numero 10 è indossata dal ben noto Signor 12 Giugno, il più popolare attaccante della sua squadra e l’artefice dell’andamento della partita. I suoi tiri raramente mancano la rete e pertanto dovrebbe essere marcato da almeno due difensori avversari. Speriamo di vederlo in azioni di alto livello tecnico. Infine, ma non ultimo, abbiamo con il numero 11 un’autorità nel campo letterario, un Premio Nobel. Con i capelli grigi, folti e arruffati è un’ala per vocazione. Confidiamo che riuscirà a divertirci. In panchina riconosciamo un anziano ufficiale dell’Aeronautica in pensione, un professore universitario, l’ex Ministro degli Affari Esteri, il promotore del Movimento per l’indipendenza, veterano e calciatore infaticabile, esempio di vecchio soldato che non si arrende mai. Vi è anche il capo del MOSOP e l’ex leader dell’Unione studentesca, temuto soprattutto nella tattica del catenaccio.

L’arbitro è un distinto signore di mezza età che non ho mai visto prima ma che mi è stato riferito essere un esponente altamente qualificato della FIFA. Il primo guardalinee è un giornalista, mentre il secondo opera nella comunità internazionale.

Lo stadio è il più grande del continente africano ed è capace di ospitare oltre centomila spettatori. Ci si aspetta una battaglia all’ultimo sangue.

Le squadre pregano il Signore ma non so quale delle due Egli aiuterà dal momento che entrambe Gli si sono raccomandate. E’ sicuro comunque che in questo incontro ci sarà un vincitore. I Bombardieri Militari hanno promesso di annientare gli Scorpioni Civili mentre questi ultimi hanno giurato di spazzar via gli avversari.     Sappiamo benissimo comunque che il calcio non è un calcolo matematico, ma un gioco che offre sorprese e possibilità. Talvolta può succedere che una squadra giochi in modo spettacolare e che, tuttavia, sia l’altra a segnare e nel calcio sono le reti che contano. Solo alla fine della partita sapremo se le squadre avranno mantenuto le loro promesse. Novanta minuti ci separano dal risultato finale. Vi informo che, se alla fine del novantesimo minuto, e degli eventuali recuperi, non ci dovesse essere un vincitore avremo trenta minuti di gioco supplementare con la nuova regola del “golden goal” stabilita dalla FIFA. Ciò significa che la squadra che segnerà per prima sarà proclamata vincitrice. Ma se anche dopo i tempi supplementari ci sarà un pareggio si passerà ai rigori e sono sicuro che converrete con me che ciò sarebbe veramente sconveniente.

Sarebbe come lanciare una monetina; la vittoria potrebbe andare in entrambe le direzioni.

Il mio orologio segna le 19,30 e lo stadio, illuminato a giorno, offre uno spettacolo meraviglioso. Signore e Signori, gli Scorpioni Civili si preparano a dare il primo calcio al pallone. Sì, l’arbitro ha appena fischiato l’inizio di questa grande guerra. Il Signor 12 Giugno passa la palla al numero 9, il laburista, che la rilancia con un lungo cross all’insigne letterato. Deve liberarsi di due difensori; riesce a superare il primo ma quando sta per sfuggire al controllo del secondo, che è il potente uomo d’affari di Ibadan, perde il pallone. Questi, impossessatosene, lo lancia con un breve cross al ricco esponente della chiesa musulmana. Bella la sua azione, interrotta da un fallo del giovane colonnello a riposo degli Scorpioni Civili che lo fa cadere. L’arbitro fa cenno di continuare. Il colonnello riesce, sia pur con difficoltà, a controllare il pallone che passa velocemente al Signor 12 Giugno che a sua volta, con un’azione velocissima, supera tre avversari l’uno dopo l’altro e con un potente raso terra coglie quasi di sorpresa il portiere avversario.

Bisogna proprio dire che questa partita rispetta le aspettative. La folla è entusiasta.

L’arbitro ha fischiato una punizione. Il portiere dei Bombardieri Militari fa rimbalzare una volta la palla sul campo e poi la calcia in aria, facendole disegnare una traiettoria curva. A centro campo tutti guardano in su, verso il pallone. Il dissidente indipendente riesce ad impossessarsene e cerca di lanciarla oltre la testa del luminare della giurisprudenza, che lo carica violentemente. L’arbitro segnala il fallo e assegna una punizione contro gli Scorpioni Civili per gioco pericoloso.

Alhaji Weather prepara la palla per il tiro e la calcia immediatamente, ma questa viene intercettata dalla potente difesa degli Scorpioni Civili che la smarca. Ma il Dittatore riesce ad intercettarla con il petto grazie ad una azione fulminea e di alto livello tecnico. Il pubblico applaude eccitato. Il Dittatore supera due difensori avversari dribblando e penetra nell’area di rigore degli Scorpioni Civili come un coltello affilato nella carne umana. Arrivato davanti alla porta sferra un calcio potente al pallone che, come un missile balistico, colpisce l’incrocio dei pali della porta. La palla rimbalza nell’area di rigore avversaria e l’uomo del NADECO cerca freneticamente di allontanarla dalla zona di pericolo lanciandola verso l’ex vice presidente. Questi si guarda intorno in cerca dei suoi compagni di squadra e infine decide di crossare al medico che a sua volta si impegna in un dribbling con il sostenitore dello YEAA, ma viene attaccato con violenza alle spalle. L’arbitro interviene e ordina un calcio di punizione. Si prepara per il tiro il Signor 12 Giugno che con un cross passa la palla all’esponente del NADECO.

Questi supera velocemente due difensori e tira un calcio potente verso l’area dei Bombardieri Militari. Il portiere para senza difficoltà, sorride e fa cenno ai suoi compagni di spostarsi in avanti. Poi palleggia una, due volte, mette la palla a terra e cerca di prendere tempo.

Ma in questo momento l’arbitro si avvicina, mette la mano in tasca ed estrae il cartellino giallo con cui ammonisce il portiere per rallentamento del gioco.

Il portiere tira e l’esponente dell’INC colpisce di testa il pallone cercando di allontanarlo verso il centrocampo, ma viene atterrato dal miliardario dell’Est. Calcio di punizione battuto dal laburista. Il pallone arriva nell’area dei Bombardieri Militari scatenando una mischia nei pressi della porta. Il Signor 12 Giugno riesce ad impossessarsi del pallone che il medico gli lancia con un bel tiro orizzontale e con un bel dribbling si libera di un difensore e passa la palla al rappresentante dello UAD che, dopo una rapida corsa, lo ripassa al Signor 12 Giugno. Lo vediamo liberarsi di un avversario, poi di un altro e poi di un altro ancora e spedire con un tiro potente la palla nella porta avversaria, dopo aver oltrepassato la serrata barriera difensiva. E’ il primo goal per la sua squadra.

La folla applaude in visibilio; è un’ovazione. I tifosi degli Scorpioni Civili non riescono a contenere il proprio entusiasmo. Vedo che i giocatori dei Bombardieri Militari stanno protestando per un fuorigioco, ma l’arbitro insiste sulla validità del goal.

Poi, in un evidente accesso di rabbia, il Dittatore, capitano della squadra, estrae un cartellino rosso dalla tasca e lo mostra all’arbitro! Oh, mio Dio! E’ la prima volta che vedo un giocatore far sventolare il cartellino rosso nei confronti di un arbitro! Ma cosa sta succedendo? L’arbitro obbedisce e si allontana lentamente dal campo.

Il Signor 12 Giugno protesta: non è mai successo nella storia del calcio che l’arbitro sia stato espulso da un giocatore. Il Dittatore si rivolge con rabbia al Signor 12 Giugno per aver osato contestare la sua decisione.

Sì, sta estraendo un altro cartellino rosso! Achi lo darà questa volta? Wow! Al Signor 12 Giugno! Incredibile! Veramente assurdo! Stupefacente!

Il Signor 12 Giugno continua a protestare energicamente. I tifosi dei Bombardieri Militari invadono il campo e lo portano via di peso. Ma… anche i tifosi degli Scorpioni Civili stanno invadendo il campo.

Signore e Signori, che confusione! Che battaglia fra i tifosi delle due squadre!

Ma cosa vedo, cari nigeriani! Il Dittatore si è improvvisamente accasciato mentre del sangue sgorga dal suo petto in corrispondenza del cuore. Sembra che qualcuno dei tifosi gli abbia sparato. Sono stati lanciati i gas lacrimogeni e dappertutto si sentono riecheggiare degli spari. Sembra che il Dittatore sia morto. La folla fugge in tutte le direzioni e penso che anche per me sia meglio interrompere questo servizio. Anch’io devo fuggire. Per Giove! L’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica ha interrotto il servizio e lo stadio ora è immerso nel buio. E’incredibile! Che pandemonio! Fra gli spettatori serpeggia un terrore tangibile…